È durata poco l’avventura di Barilla nei piatti precotti e surgelati. Motivazioni strategiche la portano infatti ad abbandonare Gelit, acquisita nel 2002 per sottrarre quote a Findus, Nestlé e Arena che insieme detengono l’85% del mercato, partendo da un market share del 2,5%, dote iniziale della società di Latina attiva con un’offerta nei surgelati comprendente primi piatti, snack e semilavorati forniti in parte a private label, in parte a marchio proprio.
Dopo investimenti per 35 milioni tra pubblicità e promozioni per far crescere nel canale supermercati quote e ricavi, oggi 28,2 milioni di cui 6 a marchio Barilla, i risultati non sono però apparsi adeguati. Gelit ha già trovato un acquirente nel gruppo romano Malavolta (parola chiave: “Malavolta" nel motore di ricerca di www.largoconsumo.info) che realizza 230 milioni di ricavi producendo verdure, minestre e pizze surgelate per Danone, Nestlé, Plasmon, Unilever e per varie private label.