07 gennaio 2007

Il Consorzio BioPiace:

Il consorzio BIOPIACE Costituito nel 2002 grazie all'impegno di alcuni produttori agricoli e il supporto di Coldiretti, il Consorzio BioPiace raggruppa alcuni imprenditori agricoli che producono in regime biologico, molti dei quali sono anche in possesso della certificazione Natural Valley (Natural Valley è un marchio della Provincia di Piacenza di certificazione biologico-etico-ambientale. Identifica un territorio di circa 60.000 ha della collina e montagna della nostra provincia, nel quale viene garantito un livello qualitativo molto elevato in termini ambientali, per quanto riguarda l'acqua, l'aria e il terreno).
«Il Consorzio BioPiace - spiega il suo direttore Camillo Tiramani - produce una vasta gamma di prodotti: Grana Padano Bio, cereali, salumi, carne bovina e suina, farina bianca e gialla biologica, latte e formaggi freschi e stagionati, confetture, miele, vino, passata di pomodoro, ortofrutta e anche pasta. Inoltre tra le 49 aziende socie del consorzio - distribuite territorialmente sul territorio collinare e montano piacentino - sono da annoverare diverse realtà: dalle aziende zootecniche da latte, a quelle da carne, fino a quelle dedite all'apicoltura o dotate di piccoli caseifici per trasformazione formaggi e imbottigliamento latte, oppure a vocazione ortifrutticola».
Tra i progetti più interessanti portati avanti dal Consorzio in questi anni vi è senz'altro quello relativo alla fornitura di alcune mense scolastiche della nostra provincia.
«Nel 2004 - spiega ancora Tiramani - grazie alla collaborazione con l'Amministrazione provinciale di Piacenza, con il Comune di Piacenza, con con Coldiretti Piacenza e con le aziende di ristorazione collettiva che hanno in gestione le mense scolastiche è iniziata la fornitura di prodotti a alcune mense scolastiche del Comune di Piacenza da parte del Consorzio in sintonia con il progetto Coldiretti Educazione alla campagna amica».
La fornitura, che è stata poi con il tempo estesa anche ad altri comuni della provincia di Piacenza (Fiorenzuola d'Arda; Rottofreno; Ponte dell'Olio; Borgonovo; Gossolengo; Gragnano) ed allargata anche a province limitrofe, riguarda diversi prodotti: latte e latticini, mozzarella, caciotta, ricotta, grana padano, burro; carne; ortofrutta; passata di pomodoro; farine, pane, biscotti, pasta; marmellate e miele.
Inoltre da settembre 2006 nelle mense scolastiche del Comune di Piacenza è stata introdotta carne proveniente da bovini nati e allevati a Piacenza forniti dal Consorzio.
«L'esperienza nelle mense scolastiche - chiarisce ancora il direttore - è sicuramente molto positiva anche per l'immagine del Consorzio: essere fornitori delle mense è sicuramente una certificazione di qualità dei prodotti, agli occhi dei consumatori. Anche perchè possiamo garantire che i controlli e le analisi a cui i prodotti vengono sottoposti sono molto frequenti».
Oltre alle mense il Consorzio è già "in pista" con nuovi progetti.
«Stiamo lavorando con gli agriturismi per offrire una gamma completa di prodotti a chi desidera proporsi, offrendo un agricoltura di qualità, ricca di storia, tradizioni, con un forte legame con il territorio e un'attenzione alla tutela dell'ambiente. In questa ottica stiamo perfezionando per quanto riguarda la filiera carne diversi accordi con macellatori di Verona e Mantova per il ritiro di bovini biologici; mentre per la filiera suino allevato allo stato brado è stato stilato un accordo con il Salumificio Valnure per la produzione di salumi piacentini provenienti da questa tipologia di allevamento».
Risultati importanti che lasciano intravedere certamente prospettive di sviluppo.
«Partendo dal suo forte radicamento territoriale e dalla sua vocazione alla valorizzazione dei prodotti di qualità - conclude il presidente del Consorzio Giacomo Sala - il Consorzio BioPiace vuole continuare a lavorare in forte sinergia con le Istituzioni e gli Enti presenti sul territorio. Inoltre intende proporsi come interlocutore con la ristorazione collettiva anche per le aziende non biologiche con l'obiettivo di far crescere tutte le produzioni locali. In questa ottica il Consorzio sta cercando di trovare nuovi sistemi di commercio per rompere il monopolio della distribuzione organizzata, garantendo anche una maggior trasparenza dei prezzi».

Joe Minestra, fonte libertà online