E' ora di smetterla, si può parlare, si può fare del marketing per rilanciare lo slow food, ma non ci sono storie. Per rilanciare i consumi fuori casa bisogna tornare alla vecchia concezione : la ristorazione deve sapere offrire qualità ad un prezzo onesto.
Ora, mangiare un piatto di scampi taglia 13/15 costa mediamente 12-15 euro e te ne servono (nella migliore delle ipotesi) 5 pezzi. Alcuni potrebbero pensare che ciò sia dovuto agli alti costi della materia prima, ma non è sempre così. Un kg di gamberi 13-15 vengono solitamente acquistati a 9 euro al kg. Un piatto di spaghetti allo scoglio costa al ristoratore solitamente 3-4 euro... al cliente ? 12 euro.
Ora ognuno è libero di comportarsi come crede, Joe Minestra crede fortemente alla libertà di ogni individuo di fare impresa nel modo più profittevole e liberale possibile. Però d'altro canto è anche vero che riportando i prezzi a valori onesti ne potrebbero beneficiare tutti gli operatori presenti sul mercato Italiano.
Un kg di qualsiasi "pesce" ha lo stesso costo in tutti i paesi appartenenti alla comunità europea, anzi, in Italia molte referenze costano meno dato l'elevato numero di competitors. Allora perchè una fetta di spada in Spagna costa 6-7 euro e in Italia 12-15 euro ? Stessa qualità, stesso prodotto. Ingordigia del ristoratore ?
Si, ma non solo. Un'altra ragione è dettata dal fatto che statisticamente i ristoratori italiani sono tra i più insolventi d'Europa. In sostanza acquistano prodotto dai propri fornitori senza pagarlo (oppure pagandolo con forte ritardo).
Di questa situazione ne pagano le conseguenze un pò tutti nei seguenti modi :
1) Il ristoratore non trova più un fornitore che faccia credito, per potersi apporovvigionare, il ristoratore è costretto a pagare un prezzo più elevato da un altro operatore.
2) Il ristoratore, in questo caso, non riesce a mantenere un livello di qualità costante ma, ovviamente, non adegua il prezzo.
3) A forza di "dai e dai" i ristoratori perdono "credibilità" agli occhi dei loro clienti e indirizzano i propri sforzi di acquisto verso altri canali (GDO etc..)
Io, Joe Minestra credo che la ristorazione debba ritornare agli antichi valori di :
1) Qualità
2) Garanzia di Qualità
3) Innovazione prodotto
4) Coerenza qualità/servizio/prezzo
Uno spaghetto allo scoglio ordinato in una semplice pizzeria, non può e non deve costare più di 8 euro.
Una tartara di tonno da 100 grammi ordinata in pizzeria non può costare più di 9 euro (come in tutta europa).
Altra cosa importante è la specializzazione, vi siete resi conto che in Italia, patria della pizza non c'è più una pizzeria che faccia solo pizze ? no ti fanno pizze, primi insalate, secondi, ok va bene tutto. Però occhio ai prezzi.
Per il vostro bene e per il bene di tutti i vostri colleghi. Un pò di responsabilità.
Non esagerate. Non diminuite il livello di qualità, ma abbassate i prezzi.
Il motto deve essere : più gente felice e più clienti nel nostro ristorante.